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Libri e opinioni

Sono Fame di Natalia Guerrieri

da | Set 21, 2023 | Recensioni | 0 commenti

 

Pidgin Edizioni, 2022

247 pagine

Ho comprato questo libro al Salone
del Libro di Torino ma sono riuscita a leggerlo solo ora.

Avevo letto l’esordio di Guerrieri,
“Non muoiono le api”, in aprile e ne avevo scritto nella newsletter. Questo romanzo
l’ho trovato più maturo, più crudo. Se “Non muoiono le api” poteva essere
ascritto alla corrente Solarpunk e che nonostante la sua atmosfera tetra aveva
una vena di speranza, qui parliamo di un romanzo completamente diverso. È un
ritratto surreale di una realtà presente.

 Dalla quarta: Nella capitale
tentacolare, insaziabile catalizzatrice delle logiche della prevaricazione, le
rondini schizzano da una zona all’altra per portare ogni genere di cibo ai
clienti che aspettano affamati dietro porte socchiuse. Chiara è una di loro: le
sue giornate sono scandite da una chat sempre attiva attraverso cui ogni suo
gesto viene monitorato.  

 Quello che trasuda da queste
pagine è la stanchezza della protagonista, la sensazione di non avere scampo,
di essere rinchiusa nel recinto delle logiche di mercato, la speranza di
emergere sempre più sbiadita all’orizzonte. Credo che sia un ritratto crudele
ma realistico delle ambizioni tradite dei ragazzi di oggi, costretti da una
parte a impegnarsi a fondo per essere intelligenti, brillanti, pronti per il
futuro, dall’altra a dover fare gavetta, farsi umiliare e servire a capo basso
i “grandi”. Sullo sfondo una città abbruttita, calda, soffocante e piena di
disagio. Il disagio della povertà, della solitudine, il brutto che ti sbatte in
faccia a ogni cantone. E il tutto scandito da una chat che spinge Chiara a
lavorare lavorare lavorare per far salire il punteggio, far aumentare i bonus. Trovo
sia un ritratto molto calzante di quella gig economy che sembra stia finalmente
venendo vista per quello che è: sfruttamento senza garanzie né diritti del
lavoratore.

 Qui un pezzo del processo di selezione
delle rondini:

“Mi chiamo Irene, Ho scoperto
Envoyé su internet. Si lavora quanto vuoi e dove vuoi. Mi piace un lavoro senza
vincoli. Mi piace andare in bici per la città.”
“Sei fortunata Irene, sei molto
fortunata, lo sai? Perché questo è un lavoro speciale. Essere rondine è
speciale.”
L’uomo tatuato si è fatto
avanti e di sua iniziativa ha detto, “Sono Kevin. Anche per me è così. Sono d’accordo
con quello che ha detto.”
Carlo ha alzato le mani verso
il cielo.
“Un applauso! Più forte! Più
forte!”
Io cercavo di essere più
decisa, di farmi sentire. L’impressione che avrei fatto al colloquio sarebbe
stata il mio lasciapassare per la capitale.

Questa energia da setta religiosa,
una tendenza che nella new economy si è diffusa a macchia d’olio, è stata
dipinta in modo meraviglioso dall’autrice e mi ha fatto venire i brividi.
Brividi e una stretta allo stomaco che mi hanno accompagnato per tutta la
lettura, mentre Chiara affronta una dopo l’altra porte che le si chiudono in
faccia.

Consigliato a chi vuole un libro veloce, crudele, con una
protagonista sfaccettata e un’ambientazione urbana realistica.

Sconsigliato a chi sta cercando una lettura confortevole.

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