Dove sono i cuori?
La morte è una cosa che accomuna tutti gli esseri viventi. Ma quello che, fin dall’alba dei tempi, ha distinto il genere umano è l’atto della sepoltura o in generale di cura nei confronti dei propri morti.
Che fosse per questioni sanitarie oppure di demarcazione del territorio, l’essere umano si è preso sempre cura dei cari estinti, seppellendoli in grotte o nella nuda terra. Da lì, nell’arco dei secoli, sono andate a svilupparsi una miriade di tradizioni funebri tutte diverse. Chi li brucia, chi li lascia agli avvoltoi, chi racconta la loro vita in elaborate lapidi. È un argomento che mi ha sempre affascinato e su cui c’é ancora un sacco da imparare.
Dopo aver visitato un cimitero tutto sommato popolare come quello Monumentale di Morcote, vi propongo un luogo di sepoltura ben più aristocratico.
In ottobre ho avuto la fortuna, infatti, di vedere Vienna e qui ho potuto visitare la Kapuzinergruft o Cripta dei Cappuccini. Si tratta del luogo di sepoltura ufficiale degli Asburgo, la lunghissima dinastia di regnanti prima del Sacro Romano Impero, poi dell’Impero Austriaco e infine dell’Impero Austroungarico.
Mai ho incontrato qualcosa di così elaborato e pieno di simbologie come le tombe degli imperatori a Vienna.
Bella gerant alii, tu felix Austria nube!
Nam que Mars aliis, dat tibi diva Venus.
Le guerre le facciano gli altri, tu Austria felice, sposati!
Infatti, quello che agli altri dà Marte, a te lo dà Venere.



La costruzione della Cripta fu commissionata dall’Imperatrice Anna nel 1617 ma vide la fine dei lavori solo dopo la guerra dei trent’anni. Da allora è stata costantemente ampliata: oggi sono quasi 150 i membri della famiglia, tra cui 12 imperatori e 18 imperatrici, che riposano in questo grande complesso di stanze sotterranee.
Il sarcofago più imponente è quello (doppio) dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria e di suo marito, circondati dai sarcofagi delle loro figlie e nuore. Si tratta di un sarcofago enorme, elaboratissimo, decorato con una marea di dettagli. Commissionato ben trent’anni prima del trapasso dell’Imperatrice, vi si trovano rappresentate lungo i lati scene dei grandi successi di Maria Teresa e di suo marito. Inoltre sono presenti, rappresentati come belle ragazze velate o in lacrime, quattro spiriti ancestrali (o angeli della morte, ormai il significato si è un po’ perso) a proteggere le salme. L’aspetto complessivo è monumentale nel vero senso della parola. Monumentalità accentuata dalla bara in metallo sobria e disadorna che vi si trova davanti, quella di Giuseppe II, da sempre in conflitto con sua madre, soprattutto per quanto riguarda la politica.



Mi ha colpito il gran numero di sepolture di bambini, sia nati morti sia morti nei primi cinque anni di vita. Un fatto che testimonia quanto in passato, anche per i ricchi e potenti, la morte fosse sempre dietro l’angolo.
Le cerimonie funebri degli Asburgo erano una faccenda molto complessa. Già poche ore dopo la morta il corpo veniva sezionato e venivano asportati gli organi.
Questo perché il cerimoniale richiedeva che il corpo venisse imbalsamato e il cuore venisse posto in un vaso argenteo, che poi veniva sepolto in un luogo separato, sedondo i desideri del defunto. Spesso sulle targhe, infatti, si legge: “Il cuore riposa in …”. Buona parte dei cuori riposa nella cripta della Chiesa degli Agostiniani di Vienna, ma uno è sepolto in Svizzera (a Muri), uno in Ungheria, uno in Germania.
In generale ho apprezzato la visita. Unico peccato la disposizione delle informazioni, affastellate in cartellini davanti ai singoli sarcofagi, che oltre a declamare importanti tappe e successi non raccontano granché. Mi sarebbe infatti piaciuto sapere qualcosa di più sugli elementi delle tombe più elaborate, ma (complice una guida cartacea parecchio superficiale) non ho potuto togliermi queste curiosità se non dopo, andando a fare ricerca online.
Se capitate dalle parti di Vienna, la Kapuzinergruft è sicuramente un luogo che merita una visita, ci sono anche i souvenir.
Potete trovare informazioni sugli orari di apertura e i prezzi qui: https://www.kaisergruft.com/site/it/home

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